Lavorare come Massaggiatore Occasionale

Lavorare come Massaggiatore Occasionale

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Lavorare come Massaggiatore Occasionale

Lavorare come Massaggiatore Occasionale

Un massaggiatore occasionale, prima, poteva lavorare per più di un committente, percependo massimo 2020 € da ciascun committente e per un totale di 5020,00 € totali (cioè redditi percepiti sommando tutti quelli percepiti da ogni committente) al netto delle trattenute. E poteva percepire questi compensi in qualsiasi modo: contanti, bonifico bancario etc. A livello temporale vigeva la regola dei 30 giorni: si poteva lavorare per un massimo di 30 giorni nell’arco di un anno solare, con ciascun committente.

Ora le cose sono cambiate. Vediamo come funziona da fine 2015, ad oggi.

Sono rimasti invariati il limite temporale (30 giorni nell’arco di un anno solare) e il limite di reddito per ciascun committente (2020,00 €).

Il limite reddituale totale, passa da 5020,00 €, a 7000,00 € netti, quindi circa 9333,00 € lordi.

Inoltre non si può più essere pagati per le prestazioni, con moneta diversa dai Voucher INPS. Questa è la più grande novità in assoluto poiché prima succedeva che si percepivano compensi, si faceva ricevuta dove doveva risultare l’importo lordo, l’applicazione dell’eventuale ritenuta d’acconto del 20%, e poi l’importo netto.

I voucher INPS, che prima erano obbligatori solo per il lavoro accessorio, sono stati estesi anche al mondo delle prestazioni occasionali.

Cosa succede quindi?

Che si viene saldati con i Voucher INPS e non si rilascia la ricevuta poichè il VOUCHER STESSO, simile ad un assegno, funge da ricevuta sia per il committente che li acquista, sia per il massaggiatore occasionale, che li incassa presso Poste Italiane o Tabaccherie Abilitate.

Per chi non lo sapesse, i Voucher INPS sono assegni che vengono acquistati dal committente e che hanno questa taratura: ogni 10 euro di voucher acquistato, quando viene incassato dal massaggiatore occasionale, 2,5 € vengono trattenuti dall’Ente che li gira allo Stato (sono tasse) e 7,5 € rimangono quelli che prende in tasca l’operatore di massaggi.

Con questa formula il committente quando compra un voucher, già paga le tasse. Tasse che quindi vengono versate nel momento in cui il massaggiatore occasionale incassa. 10 € rimane il lordo, 7,5 € il netto percepito dall’operatore massaggi.

Il massimo importo lordo possibile da percepire, per un massaggiatore è, lo ripetiamo, 9333,00 € (totale sommando i committenti), 2693,00 € per singolo committente. L’importo netto invece è rispettivamente di 7,000,00 € e di 2020,00 €.

Attenzione al limite di 2000 € per ciascun committente

Il limite delle prestazioni totali in diverse strutture, quindi per diversi committenti (titolari di partita iva) è di 5000 €, ma se si lavora per un solo committente, il limite è di 2000 € circa! Ciò significa che non conta approssimativamente stare sotto ai 5000 € per essere massaggiatori occasionali, ma non superare i 2000 € con ciascun committente.

Se quindi ti capita di lavorare per due committenti, non puoi pensare di cavartela solo “stando sotto ai 5000 € di incassi”, ma devi stare attento/a a non superare la soglia dei 2000 € con ciascuno di questi.

Se arrivi ad un punto che con uno hai totalizzato per esempio 1200 € e con l’altro 2200 €, sempre secondo questo esempio, in totale realizzerai 3000 €, ma sei già arrivato/a alla soglia di compensi ricevuti per singolo committente.

Scatta la possibilità di apertura di partita iva, e quindi anche di comunicare al committente che non puoi più continuare il lavoro con lui, sotto forma di modalità “lavoro occasionale”.

E’ IMPORTANTISSIMO CONOSCERE QUESTO E ALTRE DECINE E DECINE DI ASPETTI DI QUESTO LAVORO!

Se non li conosci rischi di non fare le cose fatte bene e rischiare accertamenti e multe per non aver agito in maniera oculata a livello fiscale

Vorrai sicuramente evitare questo e lavorare in maniera gratificante fino all’eventuale apertura di una futura partita iva come professionista del settore benessere.

3 Cose da sapere prima di lavorare con i Massaggi senza partita iva

1 - NON TUTTI POSSONO LAVORARE DA MASSAGGIATORE AUTONOMO OCCASIONALE

La stragrande maggioranza delle persone, in base alla propria situazione fiscale, può lavorare con codice fiscale senza partita iva da massaggiatore, però non tutti possono farlo.

Non possono lavorare da massaggiatore/ice occasionale:

  • dipendenti statali
  • collaboratori di enti sportivi riconosciuti a livello statale, come il CONI per esempio
  • iscritti ad albi di professioni intellettuali titolare di una quota amministrativa di una azienda pubblica

Già sapere questo aspetto ti può permettere di capire se puoi o non puoi lavorare con questa modalità. Senza incorrere in violazioni di legge quindi.

 
2 - IL MASSAGGIATORE AUTONOMO OCCASIONALE

Se ti sei chiesto se sia possibile lavorare come massaggiatore occasionale a domicilio con codice fiscale, invece che partita iva, e magari aprirla solo se si supera la soglia dei 5000 € annui, la risposta è no! Infatti, il superamento di tale soglia non comporta automaticamente l'obbligo di procedere all'apertura di una propria partita iva.
Il massaggiatore autonomo occasionale è tale solo se va a lavorare presso strutture esistenti (centri estetici, palestre, centri benessere, alberghi, spa etc.) quindi presso titolari di partita iva, emettendo ricevuta con ritenuta d'acconto pari al 20%.
Il massaggiatore occasionale potrà emettere ricevuta fiscale se effettuerà i propri servizi presso privati e non strutture esistenti, l'operatore dovrà aver cura di apporre una marca da bollo pari a 2€ in caso la somma sia superiore ad € 77,47. Naturalmente, a fine anno, dovrà ricordarsi di portare tutte le ricevute emesse nell'anno precedente al proprio commercialista, al fine di consentirgli di poter correttamente dichiarare al fisco i redditi occasionali percepiti documentati dalle predette ricevute.
Conoscere questi aspetti ti permette di capire l’unico vero modo per lavorare con i massaggi in maniera legale senza essere un evasore e senza incorrere in sanzioni e altre problematiche legali.

 
3 - IL MASSAGGIATORE AUTONOMO OCCASIONALE PUO’ LAVORARE PRESSO UN’ASSOCIAZIONE, MA ESISTONO MOLTI VINCOLI.

E' possibile lavorare come massaggiatore occasionale presso una o più associazioni?
La risposta qui è: “si, ma ciò comporta notevoli vincoli da valutare prima di agire”.
Devi sapere che tu puoi lavorare come massaggiatore occasionale con codice fiscale presso associazioni, ma ciò ti comporterà l’esclusione di poter svolgere il medesimo lavoro presso altre associazioni e altre ditte in generale (società è ditte individuali).
Il massaggiatore che lavora rilasciando ricevute con codice fiscale, può per esempio lavorare presso 3-4 strutture esistenti se queste sono gestite da società o ditte individuali, ma non può lavorare per 1 associazione e 1-2-3 ditte o società. Allo stesso modo non può lavorare per più di un’associazione contemporaneamente.
Se stringi una collaborazione con un’associazione, puoi lavorare solo con questa! Ti giochi la possibilità di guadagnare di più lavorando per più centri contemporaneamente.
Conoscere questo aspetto ti permette di non precluderti la possibilità di guadagnare di più accettando subito di collaborare con un’associazione. Oltre a evitare di farlo e incorrere in sanzioni.

Questi sono 3 delle decine di aspetti che devi sapere prima di lavorare come massaggiatore occasionale con codice fiscale autonomamente, senza partita iva. Se no rischi di perdere soldi e di infrangere la legge.

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