Tra le tante figure, che si muovono nella zona d’ombra del mondo del massaggio, ci sono i presunti maghi. Il mago, si dichiara in grado di curare un malato, e di alleviare i suoi mali, con pratiche esoteriche. Massaggi ed esoterismo,  creano, una truffa dibattuta da molti anni a questa parte.
Per sua stessa definizione, il mago, opera fuori dalle regole deontologiche. Al mago non si possono muovere critiche di sorta. Il mago è una figura ingiudicabile, inattaccabile. Se il cliente si dimostra spiazzato, ansioso, i suoi dubbi vengono fugati con una semplice, affermazione: i massaggi del mago sono diversi. Curano, risanano, sono forti di un “fluido” che è, appunto, magico.
In giudicato, in merito a massaggi ed esoterismo, ci sono sentenze che fanno capo al tribunale di Firenze. I santoni, ribadiscono le cure a discapito degli ammonimenti, delle sanzioni. Fanno leva sulla cronicità dei mali, sulla crudezza della sofferenza.
C’è nondimeno una difficoltà di fondo. Quella di punire i colpevoli, in modo netto. La sentenza di Firenze, del 17 gennaio del 2012, è un riferimento importante.
Il giudice, rileva che il mago, opera in modo approssimativo. Soprattutto non ha nessuna base per giustificare le sue pratiche. I suoi massaggi, di fatto, sono maldestri tentativi per conquistare la fiducia del cliente.
Però, malgrado l’evidente condotta a delinquere del mago, non è così facile coglierlo in flagranza di reato. Durante il dibattimento di Firenze, e anche in molti casi analoghi, il massaggiatore-mago, si defila, afferma che non ha fatto niente di lesivo allo status del cliente. Semplicemente, ha fatto leva sulla sua psiche. Dunque, nega la sua colpa, e il legislatore ha una netta difficoltà, nell’emissione della pena. Massaggi ed esoterismo, creano un vero e proprio precedente legale.
Torniamo, dunque, ad un nodo molto importante, della professione del massaggiatore. Se da un lato, al vero massaggiatore si richiede una formazione di tutto rispetto, tutte quelle figure che si muovono nell’illegalità, non vanno incontro a pene adeguate.
Nella casistica fiorentina, la figura del mago, non esita a sponsorizzare i suoi servizi su internet, e su piccole tivù locali. La sua visibilità gli garantisce un ampio accesso al pubblico. Il mago, ribadisce la sua professionalità di massaggiatore-guaritore. In più di una circostanza, afferma che i suoi massaggi sono tali da poter guarire ogni male. Mali di carattere fisico, su tutti. Ma anche, mali psicologici.
Il suo curriculum è fatto di false specializzazioni, di oscuri studi presso scuole inesistenti.
Partiamo, dunque, dalla necessità di contrastare l’operato di tutte le figure marginali del mondo del massaggio. La scuola che più di tutte, fa leva sulla selezione, e sulla formazione, è la Tao Group. Il fine della scuola, è proprio quello di eliminare tutti quei soggetti, che non sono in grado di praticare un massaggio corretto nella sostanza, e nella forma. Perché il vero massaggiatore, a differenza del mago fiorentino, oltre ad avere una sua spiccata deontologia, deve allestire un luogo di lavoro che corrisponda a determinate regole. Deve, porsi in modo professionale, facendo proprie le stesse regole dei medici, e del personale sanitario in generale.
Dario Montorfano, una figura di assoluto spicco, nel panorama del massaggio, capace di formare, e di esaltare, la professionalità dei futuri massaggiatori, ribadisce l'importanza di un percorso di studi, adeguato. Il suo libro, relativo agli aforismi del massaggio, i suoi interventi su molte riviste del settore, il suo spendersi in formazione ed interventi pubblici, lo rendono un riferimento unico.
Persino il giudice fiorentino, nel lungo dibattimento del processo,  ribadisce più volte la necessità di creare un riferimento per tutti i massaggiatori. Di imporre delle regole e di salvaguardare il cliente, e la professionalità di quanti operano in modo lecito.