Frode dei Pacchetti Massaggio
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Frode dei Pacchetti Massaggio

Uno dei processi più controversi, è il dibattimento relativo alla frode dei “pacchetti-massaggio”.

Uno dei processi più controversi, è il dibattimento relativo alla frode dei “pacchetti-massaggio”. La frode era stata pianificata da un gruppo di presunti massaggiatori, tra i trenta e i cinquant’anni.
Il centro benessere, oggetto della contesa, aveva sede in via Roma 61, a Livorno. Questo centro, aveva orchestrato una strategia di marketing aggressivo. Un marketing, in parte telefonico, e in parte faccia, a faccia, dove al cliente veniva fatto un vero e proprio lavaggio del cervello.
Nella “frode dei pacchetti-massaggio”, i presunti massaggiatori, cominciavano col dire che i massaggi, richiedono una costanza di cure, protratta nel tempo. Dunque, la cosa migliore, sarebbe stata quella di comprare un pacchetto massaggi, di almeno due anni. I massaggi sarebbero stati pagati in forma rateale, di mese in mese.
Al cliente andavano dei “gettoni”. Ogni gettone corrispondeva ad una prestazione, con il massaggiatore. Pagato il pacchetto, bastava spendere i singoli gettoni di mese, in mese, a seconda dei propri bisogni.
Apposta la firma, sul contratto presentato dal centro benessere, cominciava la truffa. I clienti, erano ignari di aver firmato un contratto vincolante, che li legava ad una vera e propria finanziaria. Le rate, dunque, avevano un importo più alto di quello concordato e si pagavano attraverso dei bollettini a scadenza mensile.
Se il cliente, cercava di spendere i gettoni, con i massaggiatori, si trovava davanti ad un muro. La scusa classica era sempre la stessa: l’attesa per un massaggio era lunga, il lavoro era aumentato, il cliente doveva avere pazienza. E questa pazienza, veniva messa a dura prova. Perché i mesi passavano, il cliente pagava le rate alla finanziaria, ed i trattamenti venivano sempre rimandati.
Con questa frode, i cinque massaggiatori che avevano organizzato l’inganno, hanno accantonato più di centomila euro. Salvo essere scoperti dalle forze, dell’ordine.
Nel centro benessere, era stato instaurato uno stile aggressivo alla Vanna Marchi. Il cliente doveva firmare il contratto a tutti i costi, e per portarlo alla firma, bisognava fare leva sulla sua necessità di massaggi adeguati, sul suo bisogno di benessere e di rilassamento.
Infine, arrivava a casa dell’ignaro cliente, un plico con la dicitura di Fiditalia Spa. Il cliente era caduto, suo malgrado, in una evidente truffa.
Il contrasto tra questo centro benessere, che nella sostanza era un centro a delinquere, e la serietà dei veri centri massaggi, è evidente. La Scuola Nazionale di Massaggio Tao, su tutti, evidenzia quanto la formazione, e la correttezza nel modo di porsi verso il cliente, possano fare la differenza.
Ma è pur sempre il cliente in primo luogo, che deve informarsi, attraverso le riviste del settore, per capire se il centro massaggio è serio, e degno di nota, oppure no.
La Scuola Nazionale di Massaggio Tao, ha una sua rivista bimestrale, “Professione Massaggio”, letta da addetti del settore, e non. La rivista è un ottimo biglietto da visita, per decantare la qualità, e l’importanza di un buon massaggio.

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